Il sangue è un sistema di trasporto e circolazione che porta ai tessuti minerali ed elementi in traccia, comprese le tossine. I metalli circolano nel flusso sanguigno per circa 72 ore e poi sono naturalmente escreti o depositati nei vari tessuti corporei.
Elevati livelli di metallo nel sangue indicano un'esposizione diretta, mentre concentrazioni ridotte di minerali essenziali e di elementi in traccia riflettono un'assunzione inadeguata e possono essere un segno di una carenza nutrizionale.
Tutti i livelli ematici riflettono la concentrazione di metallo intra ed extracellulare, mentre i livelli sierico e plasmatico indicano solo livelli extracellulari.
Per confermare la tossicità acuta del metallo potrebbe essere necessaria un'ulteriore analisi, come un appropriato test di provocazione.
Per confermare o escludere un'esposizione a lungo termine, si consiglia l'esame del capello.
Le carenze nutrizionali riducono i potenziali di disintossicazione.
Una carenza di zinco o rame riduce la funzione SOD (superossido dismutasi), bloccando così la fase 1 del ciclo di disintossicazione. Gli agenti chelanti come EDTA o DMPS legano facilmente gli elementi in traccia come zinco e rame.
La carenza di manganese riduce la funzione dell'enzima di disintossicazione MnSOD. L’intossicazione da manganese può indurre il parkinsonismo (facilmente trattato con la disintossicazione). Gli esami del sangue sono importanti per diagnosticare adeguatamente lo stato nutrizionale.
ANALISI DEI METALLI NEL SANGUE PER BIOMONITORAGGIO E DIAGNOSI ACUTA VS INTOSSICAZIONE CRONICA DA METALLO (articolo originale in lingua inglese)
http://www.townsendletter.com/Jan2009/bloodmetalanalysis0109.htm